Nuova iso 9001 2026, cosa cambia nel sistema di gestione della qualità

La storia dello standard ISO (International Organization for Standardization) nasce dall’esigenza di uniformare criteri di qualità e controllo qualità in contesti produttivi e di servizio internazionali. La futura versione ISO 9001 2026 prosegue questa traiettoria adattando i principi ai mutamenti tecnologici e sociali.

Di seguito esaminiamo i cambiamenti che dobbiamo aspettarci dalla pubblicazione della revisione della norma, prevista per l’autunno 2026, e cosa comporteranno per le imprese.

1. Che cos’è la norma ISO 9001?

Questo documento normativo definisce i requisiti per implementare un sistema di gestione della qualità efficace e trasferibile tra settori diversi.

Che cos’è la certificazione ISO 9001? È la conferma da parte di un ente accreditato che l’organizzazione ha un sistema conforme ai requisiti della norma.

La revisione dello standard è attualmente in fase di consultazione pubblica. Il Draft International Standard (DIS) è stato pubblicato il 27 agosto 2025 e resterà aperto ai commenti internazionali per 12 settimane. Dopo il rilascio ufficiale, l’International Accreditation Forum (IAF) definirà le regole per la migrazione dalle certificazioni ISO 9001:2015 alla nuova versione.

2. Le novità introdotte da ISO 9001 2026

La nuova versione adotta la Harmonized Structure (HS), l’evoluzione della precedente High Level Structure (HLS). Questa modifica rafforza l’allineamento della ISO 9001 agli altri standard di gestione (come ISO 14001 e ISO 45001) e garantisce maggiore coerenza tra requisiti, terminologia e approccio ai processi. I criteri di verifica includeranno anche evidenze su digitalizzazione, gestione dei dati e resilienza operativa. Il concetto fondamentale rimane quello di strutturare processi, responsabilità, risorse e controlli affinché l’organizzazione eroghi prodotti e servizi che soddisfino clienti e obblighi normativi. Per le imprese cosmetiche e per le imprese che operano con matrici complesse (acque, suoli, emissioni), la norma diventa uno strumento strategico. Ciò in particolare nella gestione di rischi analitici, tracciabilità dei campioni e qualità dei risultati. La norma aggiornata rafforza anche il ruolo del miglioramento continuo come elemento centrale del sistema di gestione della qualità.

Gli aggiornamenti necessari

Tra le novità più rilevanti figurano:

  1. integrazione sistematica di strumenti digitali e analytics nella presa di decisione,
  2. maggiore enfasi su gestione del rischio e resilienza,
  3. ampliamento dell’integrazione tra qualità e sostenibilità/ESG.

Si richiederà alle organizzazioni di dimostrare come il processo decisionale trae supporto da dati tracciabili e sicuri, come sono gestite le vulnerabilità digitali e come si garantisce la continuità in caso di interruzioni strumentali o di supply chain. Le imprese dovranno quindi aggiornare i criteri di monitoraggio e controllo, rendendo più rigorose le prove di conformità e la reportistica. Inoltre, si dovrà dimostrare di effettuare controlli su integrità dei dati, backup, accessi e validazione degli strumenti. La ISO 9001 2026 chiede anche evidenze di governance della filiera ovvero valutazione di fornitori, diversificazione di approvvigionamenti e misure per mitigare il rischio di interruzione. Infine, introduce un approccio basato sul rischio esteso anche ai fattori ESG (ambientali, sociali e di governance). Si pone dunque maggiore attenzione all’uso efficiente delle risorse, alla riduzione degli impatti ambientali e alla valorizzazione delle competenze interne come leva per la sostenibilità aziendale.

3. L’elenco delle aree di intervento secondo la ISO 9001 2026

I contenuti definitivi della nuova versione della norma sono ancora in corso di elaborazione, ma riepiloghiamo alcune aree di intervento che si prevede diverranno obbligatorie:

  • mappatura estesa e aggiornamenti periodici su contesto, inclusi gli aspetti ambientali e sociali, e sulle parti interessate;
  • impegno documentato su etica, qualità, resilienza e valorizzazione delle competenze da parte della leadership, in un’ottica di sviluppo sostenibile;
  • strumenti formalizzati per valutazione e trattamento della gestione del rischio;
  • controlli su integrità, sicurezza e conservazione dei dati;
  • criteri di valutazione e piani di mitigazione per fornitori critici;
  • indicatori basati su dati, trend analysis e capacità di generare valore nell’ambito della misurazione delle prestazioni;
  • semplificazione delle linee guida per le piccole e medie imprese, per favorire un’applicazione proporzionata e accessibile dei requisiti della norma.

4. Come affrontare la transizione verso la norma aggiornata

Tradizionalmente il periodo di transizione è di tre anni ma, data la portata moderata delle modifiche, si prevede che possa essere ridotto. Sarà auspicabile un metodo progettuale che includa analisi del gap, pianificazione delle azioni correttive, formazione mirata e adeguamento documentale. Lo staff competente di HBJ Group fornisce consulenza mirata alla transizione nonché assistenza agli audit interni ed esterni. Offriamo inoltre piani di miglioramento continuo per garantire readiness verso gli organismi di certificazione.

5. Benefici strategici e sistemi di gestione della qualità

L’adeguamento alla norma aggiornata genera vantaggi concreti come una maggiore efficienza operativa, una migliore gestione del rischio, miglior accesso ai mercati e reputazione rafforzata. Qual è lo scopo principale della norma ISO 9001? Assicurare che l’organizzazione eroghi continuamente prodotti e servizi conformi, a beneficio della soddisfazione del cliente e della sostenibilità del business. Con una corretta implementazione del nuovo standard, le organizzazioni trasformano il sistema di gestione della qualità in una leva per innovare, ridurre costi e rafforzare fiducia nei confronti di clienti e stakeholder.

Oltre ai benefici organizzativi e reputazionali, la certificazione può offrire vantaggi tangibili anche sul piano economico. Molte istituzioni finanziarie e bandi pubblici o privati, infatti, possono attribuire punteggi premianti o condizioni agevolate alle aziende certificate.