Il controllo qualità è un elemento essenziale in qualsiasi processo produttivo moderno, ed è mirato a garantire che ogni prodotto rilasciato sul mercato rispetti determinati standard. Ha lo scopo di assicurare che la progettazione, la realizzazione e l’uso di un prodotto siano compatibili con i requisiti specifici del progetto. La qualità, a volte, viene purtroppo sacrificata da alcune aziende con l’illusione di guadagnare tempo e limitare i costi di produzione. Già a partire dagli anni ’30, però, molte organizzazioni iniziarono a capire che i costi degli scarti e delle rilavorazioni incidevano maggiormente sul bilancio.
In questo articolo approfondiremo quali sono le funzioni del controllo qualità, il suo ruolo nelle imprese e come strutturarlo in modo efficace. Scopriremo chi sono i responsabili di tali verifiche e quali sono le implicazioni per le aziende che non aderiscono a determinati standard qualitativi.
1. Cosa si intende per controllo qualità? ⇧
Con questa espressione si intende l’insieme delle procedure messe in atto per assicurare che i prodotti soddisfino specifici requisiti di prestazione, affidabilità e sicurezza. Queste procedure possono variare notevolmente tra diversi settori industriali, ma tipicamente includono test e controlli regolari durante il processo produttivo. Solitamente sono articolate in:
- test dimensionali, meccanici ed estetici;
- analisi chimiche e microbiologiche;
- valutazioni di performance;
- audit regolari delle linee di produzione.
L’efficacia di questi controlli risiede nella loro capacità di identificare e isolare prodotti non conformi prima che raggiungano il consumatore, prevenendo così potenziali danni alla salute e alla sicurezza.
Come si fa il controllo qualità?
Implementare un piano di controllo qualità efficiente richiede un approccio metodico e strutturato. Il processo inizia con la definizione degli standard di qualità che un prodotto deve rispettare, seguiti dall’ideazione di procedure di controllo specifiche. I passaggi chiave includono:
- sviluppo di standard qualitativi basati su normative legali e aspettative del mercato;
- creazione di un protocollo dettagliato per la conduzione dei test;
- formazione del personale addetto ai controlli;
- implementazione di un sistema per la raccolta e analisi dei dati:
- revisione periodica dei processi e aggiornamento delle tecniche di controllo.
Questo ciclo di feedback consente alle aziende di adattarsi prontamente e agevolmente alle nuove sfide di mercato e alle evoluzioni normative.
Il piano di controllo della qualità in 5 punti
Un piano di verifica ben articolato deve dettagliare:
- gli obiettivi di qualità, con indicatori chiari e quantificabili,
- le responsabilità specifiche di ogni persona coinvolta,
- i metodi e la frequenza dei test, tarati in base al rischio e alla complessità del prodotto,
- le procedure da seguire in caso di rilevazione di non conformità,
- le strategie per l’analisi dei dati e per il miglioramento continuo.
2. Chi attua i controlli qualità? ⇧
Di solito sono gestiti da un dipartimento di qualità interno, sebbene alcune aziende possano affidarsi a servizi esterni per certi tipi di test. I membri del team di controllo qualità tipicamente sono composti da esperti della qualità, che progettano i sistemi di verifica e monitorano la loro esecuzione e tecnici di laboratorio, che eseguono i test fisici e chimici. Inoltre, ci sono i responsabili controllo qualità, che verificano la conformità del prodotto alle specifiche e l’interpretazione dei risultati degli esami nonché la segnalazione di problemi. Questi professionisti lavorano in sinergia per garantire che tutti gli aspetti della produzione siano monitorati e migliorati continuamente.
3. Quando è obbligatorio il controllo qualità? ⇧
Questa procedura di verifica è obbligatoria in diversi settori, soprattutto in quelli regolamentati come il farmaceutico, l’alimentare, la cosmetica, l’aeronautico e l’automobilistico. Le leggi nazionali e gli standard internazionali, come le serie di norme ISO 9000 (leggi il nostro articolo sulla ISO 9001), impongono requisiti specifici per garantire che i prodotti siano sicuri ed efficaci. In assenza di conformità, le aziende possono subire sanzioni legali, ritiro del prodotto e danni significativi alla reputazione.
Differenza tra controllo e assicurazione qualità
Un concetto affine a quello fino ad ora illustrato è quello di Assicurazione Qualità. Il primo viene indicato con la sigla QC (Quality Control) mentre il secondo si indica con la sigla QA (Quality Assurance). L’Assicurazione Qualità si distingue dal controllo perché ha la finalità primaria di prevenire non conformità attraverso la definizione di un sistema di gestione composto da procedure operative di controllo e da registrazioni, mentre il Controllo Qualità ha il compito di verificare in campo eventuali disallineamenti della produzione rispetto agli standard qualitativi da rispettare.
4. HBJ Group, partner esperto nell’adeguamento agli standard di qualità ⇧
L’adozione di pratiche rigorose di controllo qualità è essenziale per qualsiasi azienda che aspiri a eccellere nel contesto globale competitivo odierno. Questi processi migliorano anche la fiducia dei consumatori e rafforzano la posizione di mercato dell’azienda. Pertanto, investire in sistemi di controllo qualità avanzati e dettagliati rappresenta una strategia vincente per il futuro. HBJ Group si occupa di affiancare le imprese nel percorso di adeguamento agli standard richiesti a ciascun settore produttivo. Per ulteriori informazioni, siamo a disposizione e forniamo consulenze personalizzate.