Valutazione rischio e analisi legionella per aziende ed enti pubblici

La legionella è un batterio ubiquitario negli ambienti naturali, ma la sua capacità di proliferare negli impianti idrici e nei sistemi di climatizzazione artificiale rappresenta un serio rischio per la salute pubblica.

In questo articolo approfondiamo l’importanza della valutazione del rischio di legionella e del lavoro specifico effettuato in un laboratorio di analisi della legionella. Descriveremo come enti pubblici e aziende possono garantire la sicurezza attraverso test specifici.

1. Cos’è la legionella e dove si presenta

La legionella è un gruppo di batteri Gram-negativi, il più noto dei quali è la legionella pneumophila, responsabile della malattia del legionario o legionellosi. Questo batterio prospera in ambienti umidi e caldi, tipicamente in sistemi idrici artificiali come serbatoi d’acqua calda, torri di raffreddamento, impianti di climatizzazione e sistemi di distribuzione dell’acqua potabile. La sua presenza è facilitata dalla formazione di un biofilm, una sottile pellicola che protegge i batteri dalle condizioni ambientali avverse e dai trattamenti chimici. Le legionelle si possono trovare anche in:

  • vasche idromassaggio,
  • piscine e fontane decorative,
  • impianti di irrigazione e nebulizzazione.

La capacità della legionella di proliferare in questi ambienti è influenzata da diversi fattori. I principali sono la temperatura dell’acqua (ideale tra 20 e 50°C), la presenza di nutrienti organici e inorganici, la stagnazione dell’acqua e l’accumulo di sedimenti. Per questo motivo, è essenziale monitorare e gestire con attenzione gli impianti idrici al fine di prevenire la contaminazione.

2. Quando è obbligatorio effettuare l’analisi della legionella?

L’obbligatorietà di queste analisi è regolamentata da normative specifiche che variano a livello nazionale e regionale e convergono sull’obiettivo di prevenire la proliferazione del batterio e garantire la sicurezza pubblica. Sono tenuti a eseguire il test della legionella:

  • impianti sportivi e ricreativi come piscine, palestre e centri benessere, tenuti ad assicurare che le acque utilizzate non presentino rischi per la salute;
  • strutture sanitarie ovvero ospedali, cliniche e case di cura, i quali devono effettuare controlli periodici per proteggere pazienti vulnerabili e personale sanitario;
  • strutture ricettive come alberghi, B&B, campeggi e centri termali che devono monitorare i loro impianti idrici per evitare contaminazioni che potrebbero colpire ospiti e personale;
  • edifici pubblici e commerciali tra cui scuole, uffici, centri commerciali e altri edifici ad alta frequentazione tenuti a garantire che i loro sistemi idrici siano sicuri.

La periodicità delle analisi dipende dalle specifiche normative locali, ma generalmente si raccomanda di effettuare controlli almeno una volta l’anno, con una maggiore frequenza in strutture a rischio elevato.

Controllo della legionellosi, le leggi

La normativa in merito è definita da:

  • Decreto Legislativo 81/2008 – Testo Unico sulla salute e la sicurezza sul lavoro. Vi si trovano le precauzioni da adottare per monitorare la possibilità di diffusione della legionella negli ambienti di lavoro e le linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi;
  • l’art. 271 del Decreto Legislativo del 2008 che obbliga i datori di lavoro a valutare e prevenire il rischio di legionellosi nei luoghi di cui sono responsabili;
  • l’Accordo Stato – Regioni del 2013 e 2015 (79/CSR del 07/05/2015) dove si aggiunge la necessità di studiare accuratamente ogni singolo impianto.
  • Allegato 1 Parte D del D.L. del 23/02/23, n.18 – Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del 16/12/2020 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.

Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi 2015

3. Quali esami fare per la legionella?

Per garantire un controllo efficace e affidabile della legionella, è necessario eseguire una serie di test di laboratorio specifici. I principali esami includono:

  1. analisi microbiologiche, che prevedono la coltura di campioni d’acqua su terreni di coltura selettivi che favoriscono la crescita della legionella permettendo una precisa identificazione e quantificazione del batterio. Richiedono diversi giorni ma sono considerate particolarmente accurate;
  2. test PCR (reazione a catena della polimerasi), una tecnica molecolare avanzata che rileva il DNA della legionella nei campioni d’acqua. Questo metodo offre risultati rapidi e una sensibilità elevata;
  3. test chimico-fisici che valutano i parametri dell’acqua in grado di influenzare la proliferazione della legionella, come temperatura, pH, presenza di cloro e altri disinfettanti, e la formazione di biofilm. Analisi regolari di questi parametri aiutano a mantenere condizioni sfavorevoli alla crescita della legionella.

È necessario precisare che l’analisi d’elezione è quella microbiologica, che è l’unica che può dare dei dati attendibili e che è ammessa dalla legislazione. Questa, poi, può essere supportata dal test della PCR per inquadrare la situazione in tempi rapidi, ma per il risultato è necessario attendere l’esito dell’analisi microbiologica (dai 10 ai 14 gg). La sola PCR, infatti, potrebbe dare dei falsi positivi.

Come si campiona la legionella?

Il campionamento corretto è un passaggio cruciale per ottenere risultati affidabili dalle analisi di laboratorio. Ecco una guida dettagliata per un campionamento efficace:

  • identificazione dei punti critici. I tecnici devono individuare i punti dell’impianto idrico o di climatizzazione dove è più probabile trovare il batterio. Tra questi ci sono i serbatoi di accumulo, i punti di ritorno dell’acqua, le estremità delle reti di distribuzione e le zone di stagnazione;
  • prelievo dei campioni. I campioni d’acqua devono essere raccolti utilizzando contenitori sterili e seguendo procedure standardizzate. È importante raccogliere campioni rappresentativi dell’intero sistema idrico, inclusi punti con e senza flusso d’acqua regolare;
  • trasporto dei campioni. I campioni devono essere trasportati al laboratorio in condizioni controllate, mantenendo la temperatura adeguata (generalmente tra 2 e 8°C) per preservare la vitalità dei batteri fino all’analisi.

Il corretto campionamento è essenziale affinché i risultati delle analisi riflettano accuratamente la situazione del sistema idrico monitorato.

4. Laboratorio analisi legionella: certificazione e sicurezza

Il gruppo HBJ, con personale qualificato, supporta le aziende e gli enti pubblici a sviluppare dei piani di controllo per la Legionella, mediante:

  • valutazione del rischio legionella. Identificando i rischi specifici associati alla legionella negli impianti esaminati e suggerendo misure preventive per mitigarli;
  • test legionella Offrendo programmi di monitoraggio regolare per garantire la sicurezza continua dei sistemi idrici, con rapporti dettagliati e raccomandazioni per migliorare le condizioni di gestione dell’acqua;
  • assistenza nella conformità normativa. Supportando i clienti nel soddisfare tutti i requisiti legali e regolatori, fornendo documentazione completa e assistenza durante le ispezioni e gli audit.

La sicurezza dell’acqua è una responsabilità condivisa e con la nostra esperienza e competenza, siamo pronti ad aiutarvi a mantenerla al meglio.