L’analisi dei metalli pesanti nei prodotti cosmetici e la iso 21392

I metalli pesanti, elementi chimici come piombo, mercurio, arsenico, cadmio e nichel, possono essere presenti nei prodotti cosmetici come contaminanti non intenzionali o come tracce derivanti dagli ingredienti utilizzati. Questi elementi possono derivare tanto dagli ingredienti naturali, come minerali o pigmenti, quanto da quelli sintetici usati durante il processo di produzione. Non possiedono funzioni fisiologiche e al contempo hanno elevata tossicità a lungo termine. Sebbene la presenza di alcuni metalli sia inevitabile, è fondamentale monitorarne i livelli nel prodotto finito per prevenire i rischi per la salute umana, dato che possono provocare reazioni anche a basse concentrazioni.

In questo approfondimento illustreremo i metodi per individuare la presenza di tali metalli nei prodotti cosmetici e parleremo della norma ISO 21392.

1. Quali sono i metalli pesanti più pericolosi?

Sono particolarmente noti per la loro tossicità e possibilità di causare danni significativi alla salute:

  1. il piombo, che può influire negativamente sul sistema nervoso e sulla riproduzione;
  2. il mercurio, che ha effetti neurotossici;
  3. l’arsenico e il cadmio, i quali espongono al rischio di cancerogenicità e possono danneggiare pelle, occhi e altri organi se presenti in concentrazioni elevate.

La vigilanza continua su questi metalli è imperativa per mantenere la sicurezza dei consumatori e garantire la massima qualità.

Come riconoscere il nichel nei prodotti cosmetici?

Un paragrafo a parte lo dedichiamo al nichel, metallo di colore bianco-argenteo facente parte del gruppo del ferro, di cui si sente spesso parlare. Identificare la presenza di nichel nei cosmetici è fondamentale per prevenire reazioni allergiche. I test di rilascio del nichel, nello specifico, determinano se il metallo presente può effettivamente trasferirsi alla pelle durante l’uso normale.

2. Come si analizzano i metalli pesanti?

L’analisi dei metalli pesanti nei prodotti cosmetici richiede tecnologie sofisticate e metodi specifici per garantire precisione e affidabilità dei risultati. Le tecniche più avanzate includono:

  • spettrometria di emissione ottica, conosciuta come ICP-OES (“Inductively Coupled Plasma – Optical Emission Spectroscopy), permette di determinare i metalli in concentrazioni molto variabili ed in molteplici matrici, motivo per i quali risulta la tecnica più versatile per la determinazione dei metalli nelle acque, nei terreni, nei sedimenti o anche negli alimenti e nei prodotti petroliferi
  • spettrometria di massa con plasma ad accoppiamento induttivo (ICP-MS). Estremamente sensibile, questa tecnica è capace di quantificare i metalli a livelli che altre metodologie non possono rilevare, rendendola ideale per la verifica della conformità ai regolamenti di sicurezza;
  • spettroscopia di assorbimento atomico (AAS). Utilizzata per determinare in modo quantitativo un metallo in una soluzione.

L’accuratezza di queste analisi è di fondamentale importanza per assicurare che i prodotti rispettino le normative di sicurezza vigenti e per proteggere i consumatori.

Quali sono le possibili analisi per determinare la tossicità dei metalli pesanti?

Per valutare la sicurezza dei cosmetici, le aziende implementano una serie di test specifici per verificare la presenza di eventuali metalli pesanti (o altre sostanze potenzialmente dannose):

  1. quantificazione nelle materie prime e prodotti finiti con varie tecniche e metodiche;
  2. test di sicurezza che verificano la reazione della cute alla presenza delle sostanze componenti il prodotto applicato (il più semplice e comune è il patch test), importanti per escludere rischi di irritazione;
  3. Test di utilizzo, ovvero studi che simulano l’uso ripetuto del prodotto per identificare potenziali effetti cumulativi e a lungo termine dell’esposizione ai metalli o altre sostanze potenzialmente dannose, soprattutto in soggetti sensibili

Tali test sono essenziali per confermare che i prodotti siano effettivamente sicuri per l’uso quotidiano.

3. Quali cosmetici possono contenere metalli?

Alcuni cosmetici, come il make-up, sono più propensi alla contaminazione da metalli pesanti. Tra questi ci sono prodotti come i rossetti e gloss per le labbra, i quali spesso contengono piombo che contribuisce alla loro pigmentazione e durata. Le formulazioni degli ombretti possono includere nichel e cromo, usati per le loro proprietà coloranti e per effetti “luccicanti”.

4. Cos’è l’ISO 21392?

L’ISO 21392 è una normativa internazionale che stabilisce le linee guida per l’analisi dei metalli pesanti nei prodotti cosmetici. Definisce un metodo analitico standardizzato per assicurare che le analisi siano condotte in modo uniforme e i risultati siano confrontabili a livello globale. Seppur non obbligatoria, al momento, sono sempre di più le aziende che ci richiedono la determinazione dei metalli pesanti seguendo questa ISO al fine di dimostrare il proprio impegno verso la sicurezza dei prodotti e trasparenza nei confronti dei consumatori.

5. Consulenza alle aziende che perseguono l’eccellenza

Garantire che i prodotti cosmetici siano liberi da contaminazioni pericolose è un obbligo etico e legale per i produttori. Molte aziende che vogliono essere certe di proteggere efficacemente la salute dei consumatori e rafforzare allo stesso tempo la fiducia nel loro marchio nel mercato globale, si rivolgono a noi per eseguire controlli costanti sia sulle materie prime che sui prodotti finiti seguendo anche la ISO 21392. In tal modo perseguono l’eccellenza e l’innovazione continua, con la certezza di mettere sul mercato prodotti sicuri e controllati.