Il cambiamento climatico è una delle sfide più rilevanti del nostro tempo, con impatti diretti e trasversali su ambiente, economia e società. Fenomeni come il riscaldamento globale, l’aumento degli eventi meteorologici estremi, la siccità e la perdita di biodiversità richiedono risposte strutturate anche da parte del mondo produttivo. In questo contesto, viene richiesto alle aziende di integrare nei propri processi modelli di gestione sostenibile. I sistemi di gestione certificati, come quelli previsti dalle norme ISO, rappresentano strumenti fondamentali per affrontare in modo proattivo le criticità ambientali, assicurare conformità normativa e garantire trasparenza nei confronti degli stakeholder. In questo articolo approfondiremo gli aggiornamenti degli standard internazionali in merito.
1. Cambiamento climatico, di cosa si tratta ⇧
Il cambiamento climatico rappresenta una trasformazione profonda e duratura dei parametri climatici globali, causata in larga parte dalle attività umane. L’aumento esponenziale dei gas serra nell’atmosfera, derivanti da combustibili fossili, deforestazione, agricoltura intensiva e industria, ha prodotto uno squilibrio termico che altera le dinamiche climatiche naturali. Le conseguenze sono ormai evidenti, basti pensare a eventi meteorologici estremi, innalzamento del livello dei mari, siccità prolungate, desertificazione e perdita di biodiversità.
Come gestire il cambiamento climatico? Le attuali preoccupazioni, supportate da organismi come l’IPCC e l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, si concentrano sull’urgenza di contenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5°C. Superata questa soglia, gli impatti diventerebbero ingestibili, anche per le economie industrializzate.
2. Le ripercussioni sulle imprese ⇧
Il cambiamento climatico non è più solo una questione ambientale poiché coinvolge la sicurezza alimentare, la salute pubblica, le catene di approvvigionamento e la stabilità finanziaria. In questo scenario complesso, anche le imprese sono chiamate a una responsabilità attiva. Le aziende, soprattutto nei settori ad alto impatto come quello chimico, ambientale e cosmetico, devono adattarsi e contribuire alla mitigazione attraverso politiche sostenibili e strumenti strutturati.
3. Novità sugli standard internazionali ⇧
Negli ultimi anni, la situazione climatica ha inciso profondamente sulle linee guida internazionali relative ai sistemi di gestione aziendali. Le norme ISO sono state aggiornate per includere esplicitamente la necessità di considerare i rischi climatici e ambientali come parte integrante della gestione strategica di un’organizzazione. Tale evoluzione normativa ha reso la sostenibilità ambientale un fattore cruciale di conformità e competitività. Le aziende non possono più limitarsi al rispetto passivo delle normative ambientali e devono dimostrare di avere un sistema strutturato per identificare, valutare e mitigare gli impatti legati ai cambiamenti climatici. In particolare, la revisione degli standard ISO ha richiesto che le imprese:
- includano il cambiamento climatico tra i fattori esterni nell’analisi del contesto;
- valutino rischi e opportunità legati agli eventi climatici estremi;
- sviluppino indicatori ambientali in grado di monitorare in modo oggettivo le prestazioni;
- adottino una logica di miglioramento continuo legata all’adattamento climatico.
Aggiornamenti ufficiali: i Climate Action Amendments
L’International Accreditation Forum (IAF) e l’International Organization for Standardization (ISO) hanno annunciato in tempi recenti l’introduzione di riferimenti espliciti al cambiamento climatico all’interno di tutti gli standard ISO di tipo A. Parliamo cioè di quelli che prevedono requisiti certificabili. Questa iniziativa non modifica l’intento generale delle norme ma ne chiarisce l’interpretazione, richiamando esplicitamente la necessità di tenere conto delle variabili climatiche nella pianificazione strategica e operativa. Gli emendamenti si applicano a un ampio spettro di standard, tra cui:
- ISO 14001 (ambiente),
- ISO 9001 (qualità),
- ISO 45001 (sicurezza),
- ISO 50001 (energia),
- ISO/IEC 27001 (sicurezza informatica),
- ISO 22000 (sicurezza alimentare),
- e molti altri (ISO 15378, 19443, 21001, 22301, 28000, 29001, 37001…).
L’obiettivo è uniformare l’attenzione ai mutamenti climatici in tutte le organizzazioni dotate di un sistema di gestione certificato, indipendentemente dal settore. Gli organismi di certificazione sono oggi tenuti a verificarne l’applicazione, rafforzando il legame tra performance aziendali e sostenibilità.
Gli obblighi aziendali in risposta al cambiamento climatico
Il quadro normativo e tecnico internazionale impone alle aziende di dimostrare una conoscenza approfondita degli impatti delle proprie attività sull’ambiente e l’adozione di misure concrete per mitigarli. I sistemi di gestione certificati diventano quindi essenziali per garantire trasparenza, affidabilità e continuità operativa. Per essere allineata con le normative più recenti, un’organizzazione deve:
- condurre un’analisi del contesto aggiornata, che includa rischi e variabili climatiche;
- definire obiettivi ambientali integrati nella strategia aziendale;
- documentare le prestazioni e i miglioramenti ambientali;
- formare il personale affinché sia consapevole del ruolo che ricopre nel raggiungimento degli obiettivi;
- implementare piani di emergenza in risposta a scenari climatici critici.
Inoltre, per le aziende dei settori chimico e cosmetico, è fondamentale che anche la selezione delle materie prime, la progettazione dei packaging e i processi produttivi siano conformi a criteri ambientali rigorosi.
4. Quali sono i sistemi di gestione ambientale? ⇧
I sistemi di gestione rappresentano una struttura organizzativa certificabile che aiuta le aziende a raggiungere obiettivi specifici, nel rispetto delle normative vigenti. Esistono diverse tipologie di sistemi, applicabili a seconda delle esigenze operative e strategiche:
- sistemi di gestione della qualità (ISO 9001), focalizzati sulla soddisfazione del cliente e il miglioramento dei processi;
- sistemi per la sicurezza sul lavoro (ISO 45001);
- sistemi di gestione dell’energia (ISO 50001), per l’uso efficiente delle risorse energetiche;
- sistemi di gestione ambientale (ISO 14001), mirati appunto alla riduzione dell’impatto ambientale.
Nell’attuale scenario climatico, è fondamentale che le imprese adottino un approccio integrato. I sistemi ambientali della famiglia delle ISO 14000 in particolare costituiscono la base per dimostrare l’impegno aziendale nella sostenibilità e nella riduzione degli impatti ambientali.
Strumenti operativi per le aziende
Un laboratorio multidisciplinare è il partner ideale per supportare le aziende con:
- piani di monitoraggio ambientale su acque, rifiuti, emissioni e suoli contaminati;
- test chimico-fisici e microbiologici su imballaggi, prodotti finiti e materie prime;
- studi di carbon footprint e valutazione del ciclo di vita (LCA);
- consulenza per l’adeguamento alle norme ISO e ai regolamenti europei;
- validazione delle performance ambientali e dei claim di sostenibilità.
Queste attività permettono alle aziende di accedere più facilmente alle certificazioni, rafforzare la propria credibilità e rispettare le nuove direttive UE in materia di transizione ecologica.
5. Cosa stabilisce la norma ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientale? ⇧
La norma ISO 14001 è riconosciuta a livello mondiale quale standard principale per i sistemi di gestione ambientale. Essa fornisce un quadro metodologico rigoroso per l’identificazione e il controllo degli impatti ambientali significativi, promuovendo un approccio sistemico e orientato al miglioramento continuo. La norma è particolarmente rilevante per le aziende che intendono integrare la variabile ambientale nella pianificazione strategica.
Adottare la ISO 14001 significa ottenere una certificazione riconosciuta e al contempo disporre di uno strumento operativo per governare la complessità ambientale, tutelare il territorio e migliorare la competitività sul mercato.
6. Cosa succederà in futuro con il cambiamento climatico? ⇧
Gli scenari elaborati dai climatologi indicano un aggravarsi degli eventi estremi, una crescente scarsità di risorse naturali e una pressione normativa sempre più stringente. Le imprese, in questo contesto, dovranno adottare modelli di business resilienti che integrino criteri di sostenibilità ambientale e strumenti operativi per la gestione dei rischi. Gli effetti attesi includono:
- aumento dei costi legati alla scarsità idrica ed energetica;
- interruzioni nelle catene di fornitura globali;
- pressione da parte degli stakeholder per politiche ESG più trasparenti;
- nuove responsabilità legali e reputazionali in caso di danni ambientali.
Per anticipare queste evoluzioni, le aziende devono dotarsi di sistemi predittivi e analitici. I laboratori analitici moderni rappresentano un supporto fondamentale nella validazione delle strategie aziendali. HBJ Group offre strumenti di valutazione di fattori del ciclo di vita dei prodotti, misurazione dell’impronta ambientale, analisi delle emissioni e supporto alla rendicontazione non finanziaria.